Pubblicato il report del Mise sullo sviluppo Blockchain per Start-Up e PMI in Italia

Fonte immagine: Cryptorivista, Marco Laurenti

Come anticipato nella mattinata di oggi, il Sottosegretario Mirella Liuzzi ha presentato il report di studio sullo sviluppo della tecnologia Blockchain all’interno del settore delle start-up e delle PMI.

Questo rapporto esamina le evoluzioni dell’ecosistema delle blockchain in Italia, in relazione alla struttura e alle tendenze delle PMI e
dell’imprenditoria nel Paese. Il rapporto analizza in particolare le
caratteristiche e le dinamiche delle imprese che introducono servizi basati sulla blockchain nel mercato italiano, le opportunità e le sfide per lo sviluppo delle loro attività, i settori e le imprese interessate e la rilevanza
per il miglioramento della digitalizzazione e della produttività della
popolazione delle PMI in generale, con particolare riguardo anche agli sviluppi sulla regolamentazione.

Il rapporto è strutturato in tre parti, che presentano il “panorama imprenditoriale”, lo “sviluppo dell’ecosistema delle blockchain” e le “recenti tendenze in materia di normative e di politiche pubbliche“.

Il panorama imprenditoriale italiano

La prima parte del rapporto si concentra sul “panorama imprenditorialeitaliano, fornendo una descrizione della struttura del settore aziendale in termini di dimensioni e produttività, rispetto ad altri Paesi OCSE.

Il rapporto illustra il livello di digitalizzazione delle PMI italiane, presentando elementi di riscontro sul loro accesso alle infrastrutture digitali e l’utilizzo delle diverse tecnologie digitali. Il rapporto commenta anche alcune delle principali politiche volte a rafforzare la digitalizzazione delle PMI.

Sviluppo dell’ecosistema delle blockchain in Italia

La seconda parte del rapporto presenta il recente “sviluppo dell’ecosistema della blockchain in Italia“. Mentre gli attori italiani hanno avuto un ruolo marginale nel boom dell’ICO alla fine del 2017, il rapporto illustra l’intensificarsi dell’attività degli attori del settore privato avvenuto negli ultimi due anni, evidenziando le attività e i progetti principali.

Vengono presentati i risultati di un’originale indagine online sulle startup che forniscono soluzioni basate su DLT in Italia, riportando focus settoriali e casi d’uso. Il rapporto fornisce anche informazioni dettagliate su queste startup, come il loro finanziamento, i processi di business, i principali clienti e prodotti (ad esempio, infrastrutture di blockchain selezionate, livello di sviluppo) e i principali ostacoli che devono affrontare nel condurre attività in Italia.

Recenti tendenze in materia di normative e di politiche pubbliche

La terza e ultima parte del rapporto mira a fornire una panoramica del quadro delle politiche pubbliche e dei programmi che contribuiscono a livello nazionale e internazionale a strutturare l’industria DLT in Italia, con un’attenzione particolare alle sue applicazioni industriali piuttosto che alla regolamentazione delle “cripto-attività”.

In particolare, il rapporto commenta le principali scelte e politiche normative intraprese dal governo e dalle autorità finanziarie italiane negli ultimi anni.

Il rapporto si concentra sulle iniziative delle istituzioni italiane, citando, ove necessario, le disposizioni in materia a livello europeo o internazionale.

Conclusioni

Il rapporto si conclude con una serie di raccomandazioni sulle politiche pubbliche che il governo italiano dovrebbe adottare per sostenere la diffusione di DLT produttive nel settore imprenditoriale italiano.

Queste raccomandazioni si basano sull’analisi dell’OCSE e su esperienze internazionali. Le aree oggetto di queste indicazioni sono “educazione e sensibilizzazione“, “dati per un’elaborazione consapevole delle politiche pubbliche“, “fornitura di servizi pubblici alle PMI attraverso le infrastrutture DLT“, “finanziamento delle PMI innovative e delle startup” e “cooperazione internazionale“.

La tecnologia blockchain è in rapido sviluppo a livello globale e l’Italia dovrebbe trarre vantaggio dai propri vantaggi competitivi per assumere un ruolo di primo piano su scala internazionale.

L’Italia dispone già di una solida base imprenditoriale e numerose imprese stanno mettendo a punto innovative soluzioni blockchain che potrebbero raggiungere una significativa presenza sul mercato, in particolare per l’erogazione di servizi nei settori di eccellenza identificati con il marchio Made in Italy (per esempio, il settore dei macchinari, quello tessile o alimentare).

A tale scopo, è essenziale creare un ambiente favorevole per gli imprenditori e le PMI che operano nel settore, per esempio facilitando l’accesso ai finanziamenti, ai talenti, alle risorse e al mentorship, nonché semplificando le procedure burocratiche.

Vista l’importanza del documento redatto abbiamo chiesto a Luigi di Benedetto CEO di CryptoDiamond s.r.l un commento in relazione al documento, ed alla situazione del settore blockchain in Italia.

“Il mercato della tecnologia blockchain, ad oggi, risulta essere ancora parzialmente drogato dall’hype che si è creato attorno alla tecnologia da fine 2017, in quanto buona parte delle iniziative aziendali ancora percepisce questa tecnologia come puro strumento di marketing”.

Secondo Di Benedetto:

La svolta si avrà quando imprenditori delle PMI o in generale delle numerose iniziative anche emergenti, inquadrino la blockchain come uno dei tanti tasselli tecnologici sfruttabili per risolvere ed ottimizzare un determinato problema, e non pensarla come e soltanto il fine ultimo da far emergere nella comunicazione. Insomma questa tecnologia deve risolvere un problema e non complicarlo, deve ottimizzare i costi e non aggiungerli. In linea con quanto detto prima stiamo però anche osservando la nascita, in tutto il mondo, di progetti ed applicazioni davvero degni di esser presi in considerazione che davvero cambieranno interi settori. E se riusciamo ad anticipare i tempi ed essere brillanti, l’Italia e soprattutto le menti italiane hanno tutte le carte in regola per essere in prima linea”.

Noi insieme a Luigi ci auguriamo che riusciremo a far frutto delle menti brillanti del nostro Paese ed essere pionieri di un settore ancora tutto in evoluzione.

Leggi qui il report integrale