Non si può bloccare ciò che è nato per essere incensurabile e distribuito - Chi On. Zanichelli, On. Carabetta, On. Davide Serritella
In una nota inoltrataci in serata dagli Onorevoli è riportato che:
“Le valute virtuali, nate nel 2009, hanno il preciso intento, mediante soluzioni tecnologiche (matematiche, economiche e sociologiche) di superare le caratteristiche derivanti dalla centralizzazione della governance monetaria e finanziaria. In primis l’aspetto di possibile censura”.
Così i deputati del Movimento 5 stelle Davide Zanichelli, Luca Carabetta e Davide Serritella rispettivamente membri della Commissione Finanze, Attività Produttive e Trasporti.
Se una forma di controllo, regolamentazione e governo debba applicarsi ad ogni qualforma di produzione di moneta o titoli di valore da parte di istituti centrali di qualsivoglia natura, riteniamo che un intendimento di eccessiva regolamentazione o peggio, censorio, nei confronti di una realtà incensurabile per definizione come le valute virtuali propriamente dette e nate per questo scopo, sia una strada non corretta.
È giusto infatti porre ogni cautela nei confronti di iniziative private poste a introdursi in questo settore, libra in primis, ma ogni iniziativa non deve per nulla limitare lo sviluppo di qualcosa che è, per sua natura, non censurabile.
Un atteggiamento censorio, come già avvenuto altrove temporaneamente (perchè poi ogni volta si è tornati indietro), avrebbe solamente l’effetto di spostare investimenti, ricerca e sviluppo in un settore incensurabile, e, a questo punto perdere tempo prezioso nel settore dell’innovazione, facendo ulteriormente fuggire cervelli italiani impegnati in questa tecnologia.
Rimaniamo a disposizione per aprire un tavolo di discussione che coinvolga, oltre gli enti regolatori anche il mondo accademico, perchè in un settore come questo, la volontà e la politica devono fare i conti con aspetti tecnologici intrinseci che non possono essere eliminati se non nell’eventualità paradossale di “spegnere internet”.” concludono gli onorevoli.
Questa nota si aggiunge all’interesse profuso negli ultimi mesi dagli organi del Parlamento Italiano, che abbiamo avuto il piacere di avere anche in Live nel *Podcast.
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