Le autorità della provincia cinese del Sichuan hanno vietato il mining di Bitcoin
Il regolatore finanziario della provincia cinese del Sichuan ha emesso un avviso sulla “chiusura delle aziende coinvolte nel mining di Bitcoin“.
Secondo PANews, quasi il 10% dell’hashrate globale di Bitcoin è generato nel Sichuan, ricco di risorse idroelettriche.
Pertanto, mentre prima le autorità della provincia incoraggiano le attività di mining, che poteva facilmente assorbire l’elettricità in eccesso, ora la situazione è cambiata radicalmente.
La comunicazione dall’autorità finanziaria del Sichuan afferma:
“Le società idroelettriche locali devono immediatamente smettere di investire in attività legate al mining di valute virtuali e non partecipare più a tali progetti. Altrimenti, il regolatore, insieme alle forze dell’ordine, sarà costretto ad avviare le indagini, imporre le mute, nonché ricorrere ad altre misure amministrative contro le società non in regola con la prescrizione.”
Inoltre, secondo The Block, non è ancora chiaro se il mining nel Sichuan si fermerà davvero. Secondo le fonti a conoscenza della situazione, l’ordine potrebbe non entrare in vigore, ma è probabile che i miner perderanno l’accesso all’elettricità a basso costo.