L’UE verso la regolamentazione delle criptovalute. Anche l’Italia firma l’appello
Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi hanno invitato la Commissione europea a sviluppare una regolamentazione più severa per le criptovalute, in particolare per le stablecoin, “al fine di proteggere i consumatori e preservare la sovranità nazionale nella politica monetaria“, riporta Reuters.
In una dichiarazione congiunta, i ministri delle finanze dei cinque paesi sopra menzionati hanno dichiarato che la circolazione delle stablecoin, come ad esempio Tether (USDT), non dovrebbe essere consentita nei 27 paesi che fanno parte dell’Unione Europea, “fino a quando non saranno risolti i problemi di regolamentazione e vigilanza“.
La Commissione europea dovrebbe presentare le sue proposte normative verso la fine di settembre.
“Siamo tutti d’accordo che il nostro compito è garantire la stabilità del mercato finanziario”, ha sottolineato il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz.
Le attuali proposte di cinque paesi, tra cui l’Italia, includono i seguenti punti:
- obbligare gli emittenti delle stablecoin a mantenere un rigido rapporto di 1:1 con le valute legali;
- obbligare gli emittenti delle stablecoin di coprire i token dall’Euro o altre valute degli Stati membri dell’UE;
- obbligare gli emittenti delle stablecoin a conservare le proprie riserve di copertura in istituti approvati dall’Unione Europea.
Inoltre, tutte le aziende correlate alle stablecoin devono essere registrate nell’UE.
“Ci aspettiamo regole molto rigide e chiare dalla Commissione per evitare l’uso improprio delle criptovalute a sostegno di attività terroristiche e riciclaggio di denaro”, ha affermato il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire.
Inoltre, anche Paolo Gentiloni, il commissario europeo all’Economia, ha dato il suo pieno supporto all’iniziativa, dichiarando che “come è sempre accaduto incoraggerà l’iniziativa e non andrà in senso opposto“.
Infine, i rappresentanti dei 5 paesi hanno dichiarato che l’unico emittente autorizzato di valuta nell’UE è la Banca centrale (BCE). A questo proposito, di recente, Christine Lagarde, la presidente della BCE, ha dichiarato che la decisione sull’euro digitale verrà presa nei prossimi mesi.
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