Satoshi Nakamoto
Satoshi Nakamoto è lo pseudonimo del misterioso sviluppatore che ha creato ed avviato la criptovaluta Bitcoin. Alcuni credono che dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto si nasconde un gruppo di persone e altri giocano al “totonomi” cercando di attribuire la creazione di Bitcoin ad un nome famoso.
In questo articolo cercheremo di capire chi è Satoshi Nakamoto e quello che la rete pensa del creatore di una delle più importanti “fintech startup” di sempre.
Durante la lettura cercheremo di rispondere a queste domande:
- cosa si sa di Satoshi?
- chi potrebbe nascondersi dietro quel pseudonimo?
- quali sono i nomi più probabile e meno probabili?
- chi è fake Satoshi?
- riusciremo a scoprire chi è Satoshi Nakamoto?
Cosa si sa del inventore di Bitcoin?
L’account di Satoshi Nakamoto su P2P Foundation afferma che si tratta di un giapponese nato nel 1975. Tuttavia questa informazione non regge le critiche, dal momento che la persona che si nasconde dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto scrive in un inglese eccellente e inoltre non andava online dalle 14:00 alle 20:00 ora solare giapponese.
Satoshi Nakamoto si è occupato dello sviluppo di Bitcoin per i primi due anni e durante questo periodo è riuscito a minare circa 900 mila BTC. Attualmente, Satoshi si è ritirato dalle attività legate a Bitcoin, tuttavia, secondo alcuni fonti, sul suo wallet personale, chiamato Tulip Trust, c’è un patrimonio pari a circa 8 miliardi di dollari (al tasso del 19.07.2020). Nonostante ciò, il suo “portafoglio digitale” è rimasto intoccato fino ad oggi. La crypto-community ritiene che Satoshi Nakamoto abbia semplicemente perso l’accesso al wallet o sia vincolato da qualche contratto che non gli consente di disporre del capitale.
Qual’è il significato del nome di Satoshi Nakamoto?
Il nome Satoshi tradotto dal giapponese significa “un pensiero chiaro, veloce e saggio“, Naka - “medium”, “dentro” o “relazione” e moto - “origine” o “fondamento”. Molti esperti di Bitcoin aderiscono alla versione secondo cui il nome è fittizio e non caratterizza l’autore, ma la sua criptovaluta.
Inoltre la community ha deciso di onorare Satoshi Nakamoto chiamando la minima parte di Bitcoin in suo onore: satoshi (equivalente a 0.00000001 BTC).
Chi potrebbe nascondersi sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto?
La versione più plausibile sembra essere che Bitcoin sia stato creato da Nick Szabo, un ingegnere informatico esperto nel campo della crittografia. Nel 1998, Szabo ha sviluppato, ma mai implementato, la valuta digitale decentralizzata di nome Bit Gold, la quale spesso viene definita come il primo prototipo di Bitcoin. Tuttavia, non si può escludere che qualcuno abbia creato BTC semplicemente ispirandosi alla creazione di Nick Szabo.
Il prossimo probabile Satoshi Nakamoto è il programmatore americano Hal Finney, che ha contribuito con le sue idee alla creazione di Bitcoin. È stato Finney, a gennaio 2009, la prima persona alla quale Satoshi Nakamoto inviò i primi 10 BTC, ovvero la transazione numero uno sulla blockchain di Bitcoin. Alcuni ritengono che Finney avrebbe potuto creare lo pseudonimo in anticipo e quindi inviare le monete a se stesso, oppure si trattava di un team di cui Finney fece parte.
Hal Finney è deceduto il 28 agosto 2014, dopo aver combattuto a lungo contro la “Sclerosi laterale amiotrofica”.
Quali sono le altre versioni meno probabile sull’identità di Satoshi Nakamoto?
Ad ottobre del 2011, il giornalista Joshua Davis ha scritto su The New Yorker che, secondo i risultati della sua ricerca, i creatori di Bitcoin potrebbero essere il crittografo irlandese Michael Clear o il programmatore finlandese Vili Lehdonvirta.
Sempre nel 2011, un altro giornalista, Adam L. Penenberg di Fast Company, nel suo articolo ha avanzato l’ipotesi che dietro il misterioso Satoshi Nakamoto potrebbero nascondersi tre programmatori: Charles Bry, Neal King e Vladimir Oksman.
A maggio del 2013, l’inventore dell’ipertesto, Ted Nelson, ha pubblicato un video sul suo canale YouTube sostenendo che dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto si nasconde un vero matematico giapponese di nome Shinichi Mochizuki.
Nell’estate del 2013, il giornalista Alec Liu ha scritto un esteso articolo su Vice, elencando tutte le ipotesi precedenti e aggiungendo nuovi candidati alla “lista dei sospetti“. I probabili Satoshi Nakamoto secondo Liu erano: lo sviluppatore americano di Bitcoin Gavin Andresen e il noto imprenditore digitale Jed McCaleb.
A novembre del 2013, i matematici israeliani Dorit Ron e Adi Shamir hanno analizzato le transazioni di Bitcoin e hanno identificato un collegamento tra Satoshi Nakamoto e Ross Ulbricht, proprietario della piattaforma Silk Road, un mercato nero nella darknet.
A marzo del 2014, la giornalista Leah McGrath Goodman ha scritto un’intera biografia di un ingegnere giapponese-americano di nome Dorian Satoshi Nakamoto per Newsweek. Una settimana dopo, la giornalista inviò una lettera alla rivista in cui ha chiesto di confutare le informazioni scritte da lei e di non considera più il matematico come creatore di Bitcoin.
Chi è Fake Satoshi e perché Craig Wright è odiato dalla community?
Di solito, lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto viene attribuito ai famosi matematici, crittografi, ingegneri informatici, scienziati, nonché esperti nell’ambito IT. Tuttavia, nessuno dei candidati precedentemente elencati ha mai confermato le ipotesi e supposizioni della crypto-community.
E solo l’imprenditore australiano Craig Wright dichiara periodicamente di essere Satoshi Nakamoto. Fa regolarmente causa a qualcuno, cerca di dimostrare pubblicamente qualcosa e, a volte, presenta alla community persino le prove false sulla sua identità. Per questo la crypto-community ha assegnato a Craig Wright il soprannome “Fake Satoshi”, dimostrando così tutto il proprio disprezzo verso la figura odiosa dell’imprenditore.
Tuttavia, Craig Wright ha dato l’origine ad un’intera corrente di imitatori, o Fake Satoshi, i quali hanno iniziato a rivendicare diritti sullo pseudonimo “Satoshi Nakamoto”. Quindi, a febbraio 2019, Amaury Séchet, il principale sviluppatore di Bitcoin ABC (Bitcoin Cash), ha annunciato di essere il vero Satoshi. Tuttavia, il programmatore ha fornito alla community le prove palesemente falsificate e per questo deriso anche dello stesso Craig Wright. A giugno dello stesso anno, l’imprenditore cinese Wei Liu si è spinto ancora più in basso, cercando di rivendicare, attraverso un tribunale, il diritto d’autore sul white paper di Bitcoin.
Bitcoin ABC, o Bitcoin Cash, è un fork della prima criptovaluta. Il protocollo Bitcoin è open source, quindi chiunque potrebbe duplicarlo, modificarlo e usarlo a propria discrezione. Una modifica effettiva del codice sorgente, o una divergenza dalla versione precedente della blockchain, prende il nome di fork. In questo caso Bitcoin ABC fu creato da Roger Ver, anch’egli, secondo la crypto-community, è un probabile candidato che possa nascondersi dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
Riusciremo un giorno a scoprire l’identità di Satoshi Nakamoto?
Secondo molti esponenti della crypto-community, nessun genio al mondo avrebbe mai potuto creare una tecnologia finanziare così perfetta da solo. La maggior parte è convinta che dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto si nascondono diversi team di sviluppo. Questa ipotesi è stata appoggiata anche da Laszlo Hanyecz (la persona che effettuò la prima compravendita tramite Bitcoin), che ha avuto il modo di comunicare direttamente con Satoshi Nakamoto via e-mail.
Il dibattito sull’identità di Satoshi Nakamoto continuerà ancora a lungo, visto che ogni giorno compaiono nuove versione. Tuttavia, chiunque fosse questa persona o gruppo di persone, fece una svolta epocale nel mondo del FinTech e nel modo di comprendere la finanza. Quindi, se vuole rimanere in incognito, allora così sia. Deve avere le sue ragioni per non rivelarsi, forse per proteggere una delle più grandi invenzioni della storia, Bitcoin, capace di liberare milioni di persone dalla schiavitù politico-finanziaria delle banche.